𝑳'𝒂𝒍𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒏𝒂𝒕𝒖𝒓𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒐𝒄𝒉𝒆
Nel mese di agosto avete scelto come argomento le oche. In particolare abbiamo deciso di dedicarci ad un aspetto che ci sta particolarmente a cuore: l'alimentazione naturale non basata sui prodotti mangimistici, finalizzati alla produzione industriale e non a nutrire realmente la nostra amica oca.
In questo viaggio scopriremo assieme come alimentare in modo sano e corretto la nostra oca a seconda delle sue caratteristiche specie specifiche ma anche individuali.
Iniziamo il nostro viaggio nel mondo delle oche con una premessa.
Purtroppo spesso le oche vengono detenute ed allevate assieme ad altri avicoli.
Una convivenza fattibile ma che dovrebbe prevedere un piano alimentare distinto.
Non possiamo ad esempio somministrare alle nostre oche le stesse granaglie formulate per le galline in quanto essendo troppo proteiche potrebbero avere delle conseguenze molto gravi sul loro organismo.
Le oche hanno sviluppato delle caratteristiche anatomiche e fisiologiche di specie specifiche e di conseguenza delle esigenze nutrizionali particolari. Un attento custode dovrebbe sempre tenere in considerazione queste particolari caratteristiche per fornire loro un'alimentazione corretta.
Vediamone nello specifico alcune.
𝑰𝒍 𝒕𝒓𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒅𝒊𝒈𝒆𝒔𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒅𝒊 𝒖𝒏'𝒐𝒄𝒂 𝒔𝒊 𝒆' 𝒂𝒅𝒂𝒕𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒏𝒆𝒍 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒅𝒊𝒈𝒆𝒓𝒊𝒓𝒆 𝒊𝒏 𝒎𝒐𝒅𝒐 𝒆𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒄𝒊𝒃𝒊 𝒓𝒊𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒅𝒊 𝒇𝒊𝒃𝒓𝒆.
𝑰𝒍 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒗𝒆𝒏𝒕𝒓𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒆' 𝒊𝒏 𝒈𝒓𝒂𝒅𝒐 𝒅𝒊 𝒎𝒂𝒄𝒊𝒏𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒊𝒃𝒐 𝒊𝒏 𝒎𝒐𝒅𝒐 𝒑𝒊𝒖' 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝒖𝒏'𝒂𝒏𝒂𝒕𝒓𝒂 𝒐 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒑𝒐𝒍𝒍𝒐
𝘊𝘰𝘴'𝘦' 𝘪𝘭 𝘷𝘦𝘯𝘵𝘳𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰?
Gli avicoli non hanno denti per masticare: il loro becco infatti è strutturato solamente per catturare la preda o raccogliere il cibo. Il cibo per questo motivo deve essere triturato a livello dallo stomaco. Quest'ultimo è diviso in due parti: lo stomaco ghiandolare, che produce abbondante succo gastrico e lo stomaco masticatore o ventriglio, che come suggerisce il nome serve a sminuzzare il cibo.
Avete mai notato la "dentatura" presente nel becco delle oche?
In verità quelle strutture non sono dei veri e propri denti, infatti la loro funzione è ben diversa!
Il becco degli Anseriformi è dotato di queste lamelle cornee chiamate 𝐥𝐚𝐦𝐞𝐥𝐥𝐢𝐫𝐨𝐬𝐭𝐫𝐢 ed è ricco di terminazioni nervose sensoriali per permettere a questi uccelli acquatici di 𝑓𝑖𝑙𝑡𝑟𝑎𝑟𝑒 l'acqua, cioè trattenere insetti e altri alimenti presenti.
Questi comportamento è ben visibile nelle anatre, anche se qualche arcaico pattern comportamentale rimane anche nelle oche. I loro becchi hanno una storia evolutiva più recente, infatti sembra che si siano evoluti a seconda del loro luogo di origine (a seconda della specie) in concomitanza con la diffusione delle Graminacee.
𝑷𝒓𝒐𝒑𝒓𝒊𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒂𝒅𝒂𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒇𝒊𝒍𝒐𝒈𝒆𝒏𝒆𝒕𝒊𝒄𝒐 𝒑𝒓𝒆𝒇𝒆𝒓𝒊𝒔𝒄𝒐𝒏𝒐 𝒍𝒆 𝒇𝒐𝒈𝒍𝒊𝒆 𝒆 𝒍𝒆 𝒓𝒂𝒅𝒊𝒄𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒑𝒊𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒂𝒍𝒍'𝒂𝒍𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒕𝒓𝒂𝒎𝒊𝒕𝒆 𝒇𝒊𝒍𝒕𝒓𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒆 𝒊 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒃𝒆𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒑𝒊𝒖' 𝒄𝒐𝒓𝒕𝒊 𝒆 𝒑𝒊𝒖' 𝒔𝒕𝒓𝒆𝒕𝒕𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒇𝒆𝒓𝒊𝒔𝒄𝒐𝒏𝒐 𝒖𝒏 𝒎𝒐𝒓𝒔𝒐 𝒑𝒊𝒖' 𝒇𝒐𝒓𝒕𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒑𝒐𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒊 𝒅𝒊 𝒑𝒊𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒅𝒖𝒓𝒆
Avete mai avuto la fortuna di vedere crescere dei paperotti (giovani ochette)?
Probabilmente vi sarete accorti che, se sono in buona salute, sembrano crescere di giorno in giorno!
𝑳𝒆 𝒈𝒊𝒐𝒗𝒂𝒏𝒊 𝒐𝒄𝒉𝒆 𝒉𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒊𝒏𝒇𝒂𝒕𝒕𝒊 𝒖𝒏 𝒓𝒊𝒕𝒎𝒐 𝒅𝒊 𝒄𝒓𝒆𝒔𝒄𝒊𝒕𝒂 𝒑𝒊𝒖' 𝒓𝒂𝒑𝒊𝒅𝒐 𝒓𝒊𝒔𝒑𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒂𝒊 𝒑𝒖𝒍𝒄𝒊𝒏𝒊 𝒅𝒊 𝒂𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒔𝒑𝒆𝒄𝒊𝒆 𝒂𝒗𝒊𝒄𝒐𝒍𝒆.
Il profilo nutrizionale della dieta delle nostre oche dovrebbe tenere in considerazione in particolar modo i livelli di proteine, grassi e fibre, ma anche di minerali e vitamine.
Il fabbisogno di queste biomolecole, come si può facilmente intuire, non può essere costituito da una percentuale fissa che si adatta a ogni oca e in ogni situazione, ma può variare in base a vari aspetti:
età;
specie;
individuo;
stagione;
sistemazione;
area geografica;
condizione patologica;
ℙ𝕣𝕠𝕥𝕖𝕚𝕟𝕖 𝕠 𝕒𝕞𝕞𝕚𝕟𝕠𝕒𝕔𝕚𝕕𝕚??
Spesso tendiamo a dare più importanza alla quantità del contenuto proteico piuttosto che alla qualità!
Per le nostre oche dovremmo in realtà prestare più attenzione ai singoli amminoacidi contenuti nelle proteine alimentari.
Le proteine della dieta infatti vengono scomposte durante la digestione in amminoacidi, e sono questi che poi in un secondo momento vengono assorbiti e utilizzati dall'oca per produrre le proprie "proteine corporee", come quelle dei muscoli e delle piume.
Alcuni amminoacidi importanti per la salute della nostra oca devono essere presenti nella dieta perché il suo metabolismo non è in grado di produrli autonomamente. Questi sono chiamati 𝑎𝑚𝑚𝑖𝑛𝑜𝑎𝑐𝑖𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑙𝑖 ed è fondamentale assicurarsi che siano sempre presenti attraverso un'alimentazione corretta e varia.
Un'eventuale carenza può portare all'insorgenza di problematiche e di patologie di varia natura.
Le oche possono mangiare i cereali?
Certamente, a patto che non siano miscugli preparati ma dei semi specifici come ad esempio l'avena o il grano, rigorosamente 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑔𝑟𝑎𝑙𝑖.
Se forniamo alle nostre oche cereali di natura integrale avremmo la garanzia di fornire attraverso la dieta un adeguato apporto di 𝘷𝘪𝘵𝘢𝘮𝘪𝘯𝘢 𝘉, 𝘷𝘪𝘵𝘢𝘮𝘪𝘯𝘢 𝘌 𝘦 𝘧𝘰𝘴𝘧𝘰𝘳𝘰.
Il mese di agosto è giunto a termine così come il nostro breve viaggio nel mondo dell'alimentazione delle oche
Se sei un proprietario di oche e vuoi approfondire l'argomento contattaci e ti forniremo un 𝗯𝗿𝗲𝘃𝗲 𝗺𝗲𝗲𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗱𝗶 𝟭 𝗼𝗿𝗮 dove ti spiegheremo nel dettaglio l'alimentazione corretta di questi splendidi animali e ti guideremo nella scelta di una dieta più indicata per la tua amica aggiungendo laddove è necessario i più opportuni fito-nutraceutici.
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